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Stazione di saldatura digitale
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Uno dei ferri del mestiere che non deve
mancare in un laboratorio di elettronica è il saldatore, sia per lavoro sia per
hobby, si deve utilizzare il saldatore: questo può essere di tipo semplice e di
varia potenza oppure collegato a una stazione di controllo che può essere
analogica oppure come vedrete in quest’articolo di tipo digitale.
Il modello preso in esame è il modello
ST50-D 50W prodotto dalla TOOLCRAFT e venduto dalla
Conrad
al costo di circa 100 €.
Questa stazione era stata oggetto del premio del mese di Luglio del contest Review4U proposto dal Blog Elettronica Open Source
I vantaggi offerti da questa stazione di controllo sono principalmente:
Rapida disponibilità della saldatura
Regolazione della temperatura precisa
Temperature di saldatura selezionabili direttamente
Caratteristiche
Pulitore a secco per punta di saldatura
Possibilità di presa separata per la pompa aspirante per la dissaldatura
Superficie d'appoggio per le punte di saldatura
Superficie di appoggio per filo di saldatura, cavetto, ecc.
Boccola per la compensazione del potenziale da 4 mm altamente resistiva
Tecnologia di regolazione analogica da 150 - 450 °C
Elemento di riscaldamento a elevate prestazioni in ceramica
Saldatore maneggevole.
Dati tecnici | |
Categoria | Stazione di saldatura |
Tensione di esercizio | 230 V |
Potenza (max.) | 50 W |
Altezza | 113 mm |
Larghezza | 160 mm |
Min. temperatura | +150 °C |
Temperatura max | +450 °C |
Lunghezza | 150 mm |
Indicatore | digitale |
Dim. Supporto di appoggio per saldatore (L x H x P) | 70 x 103 x 193 mm |
Che cosa troviamo nella confezione?
All’interno della scatola contenente la stazione di saldatura, sono presenti:
Stazione saldatura
Appoggio per saldatore con pulitore a secco per punta
Saldatore
Punta di saldatura a forma di matita 0,2 x 25 mm
La stazione di saldatura ST50-D 50W ha le seguenti caratteristiche:
Tensione di esercizio 230V ~ / 50Hz
Consumo di potenza max. 75W
Tensione del saldatore 24V ~
Potenza del Saldatore 50W
Temperatura di punta di saldatura regolabile con continuità da 150 a 450 °C
La tecnologia di regolazione è gestita da microprocessore, in questo caso un PIC6f688, un microcontroller 8-Bit CMOS prodotto dalla Microchip con 14-Pin dotato di 12 porte i/o e 8 canali convertitori A/D a 10-bit. E' dotato di una memoria di programma di 7kB e una RAM dati di 256 byte.
La stazione è caratterizzata da: tempi
brevi di riscaldamento, dall’impostazione precisa della temperatura di lavoro e
dal preciso comportamento della regolazione.
Sono presenti tre tasti di preselezione, liberamente definibili, che consentono
la selezione rapida e diretta delle temperature preimpostate.
Sul frontale della stazione è presente un display LCD retroilluminato: otto
caratteri per due linee che informa istantaneamente, sia mediante un grafico a
barre sia con il valore espresso in gradi, della temperatura che può essere
rappresentata in Celsius o in Fahrenheit.
Sono riportate sia il valore di temperatura reimpostate che quella
effettiva/nominale.
Se la stazione di saldatura deve essere
utilizzata su una postazione di lavoro ESD per consentire di eseguire una
saldatura sicura di IC sensibili alle cariche elettrostatiche, è presente
un’apposita presa di compensazione di potenziale dal diametro di 4 mm a elevato
valore ohmico.
Durante l'utilizzo, se vi fosse la necessità di montare diverse punte di
saldatura, vi è la possibilità di conformare la temperatura effettiva. In questo
modo, il valore della temperatura della punta di saldatura rilevata dalla sonda,
corrisponderà al valore riportato nel pannello di visualizzazione.
I controlli presenti sul frontale della stazione sono pochi, vediamo la loro funzione:
Interruttore di accensione,
Display a barre che segnala il riscaldamento.
Display illuminato che riporta le temperature.
Manopola per la regolazione della temperatura
Tasti multifunzione
Vediamo ora come mettere in funzione la
nostra stazione di saldatura.
Iniziamo togliendo la stazione e i suoi componenti dalla confezione verificando
che non presentino dei danni, nel caso contrario le parti danneggiate non
possono essere utilizzate.
Disponiamo la stazione di saldatura su una superficie stabile e robusta, poniamo
il supporto per il saldatore sul lato vicino alla stazione di saldatura e
provvediamo a bagnare con dell’acqua (meglio se è deionizzata o distillata) la
spugna presente nel contenitore.
Colleghiamo ora il saldatore nella presa a 5 poli sulla stazione di saldatura,
non è possibile fare degli errori poiché la spina si adatta soltanto nella
giusta polarità.
Il saldatore andrà posto nel supporto di
sostegno, stando attenti che questo, con l’andare del tempo, potrebbe
riscaldarsi.
Possiamo ora collegare la spina con una presa di corrente e accendere la
stazione di saldatura con l'interruttore di rete (I = ON / 0 = OFF ).
Impostiamo la temperatura desiderata della punta di saldatura tramite il
controllo di temperatura (circa 270-360 °C).
In alternativa, è anche possibile impostare la temperatura tramite i tasti
funzione (PRESET 1-3).
I tasti sono pre-programmati con i seguenti valori di temperatura:
PRESET 1 = 150 ° C (stand-by )
PRESET 2 = 270 ° C
PRESET 3 = 360 ° C
Il diagramma a barre [2] mostra il riscaldamento del saldatore, il numero di barre varia a seconda che si sia raggiunta o meno la temperatura nominale.
ATTENZIONE: Ricordarsi di tenere il saldatore solo per il manico e di non toccare mai la punta, per il pericolo di ustioni! Porre sempre il saldatore nel supporto mentre si riscalda e quando si fanno delle pause durante la saldatura.
La stazione di saldatura consente di
salvare tre temperature di uso frequente impostando i tre tasti funzione.
Ciò evita di dover impostare ogni volta la temperatura tramite la manopola
[4].
I tasti sono stati pre-programmati in fabbrica, ma i valori possono essere
assegnati liberamente.
Per riassegnare i valori, procedere come riportato sul manuale d’uso.
La funzione che forse non sarà mai utilizzata, è quella della possibilità di modificare la rappresentazione dei valori di temperatura in gradi Fahrenheit al posto del valore espresso in gradi Celsius, per la procedura consultate il manuale d’uso.
Correzione della temperatura della punta del saldatore.
Il valore della temperatura riportata
sul display è tarata per riportare il valore per il modello di punta con cui è
venduta la stazione di saldatura.
Se si cambia il tipo di punta, la temperatura visualizzata sul display, potrebbe
differire da quello reale (valore superiore o inferiore, questa deviazione
potrebbe provocare punti di saldatura difettosi).
La procedura riportata sul manuale d’uso indica come eseguire la correzione.
Calibrazione
Per raggiungere la massima precisione
della visualizzazione della temperatura, la stazione di saldatura è stata
calibrata al momento della produzione per lo stilo saldante utilizzato, se si
sostituisce è necessario effettuare una ricalibrazione.
La procedura dura circa 8 minuti e si divide in tre fasi.
Riferirsi al manuale per l’esatta sequenza delle operazioni, che prevedono la
necessità di disporre di una piccola sonda termica di misura (per esempio una
sonda K) per la misurazione.
Sostituzione della Punta di Saldatura
Le punte con cui può essere dotata la
stazione di saldatura sono prodotte in diverse forme e dimensioni ma
tipicamente, nell’uso comune, quella che viene fornita sul saldatore consente
saldature di precisione. La punta è costituita internamente di rame che serve
anzitutto per assicurare il buon trasferimento di calore, mentre la superficie
di lavoro della punta è rivestita da un sottile strato di acciaio nichel e cromo
ad alta resistenza chimica e meccanica.
Ciò è indispensabile, in quanto la lega fusa è molto aggressiva ed una punta
costituita da solo rame finirebbe per corrodersi velocemente.
Se ci fosse la necessità di sostituire la punta occorre, prima di estrarre la
punta di saldatura,.allentare il dado cieco metallico posto sull'albero del
saldatore.
Quindi inserire la nuova punta di saldatura e serrare nuovamente i dado.
Attenzione: se è stato selezionato un tipo diverso di punta di saldatura, potrebbe essere necessario correggere la temperatura della punta di saldatura.
Scelta della temperatura in base al tipo di lega saldante.
La scelta della temperatura deve essere
fatta in base alla lega che si utilizza.
Negli anni scorsi si utilizzava di solito della filo da saldatura formato da una
lega di stagno (Sn) al 60% e piombo (Pb) al 40%, con una temperatura di fusione
di circa 190°C.
La lega Stagno Piombo non è più utilizzabile a causa della presenza del Piombo (sostanza
cancerogena). Perciò per saldare vengono utilizzate altri tipi di leghe tra
cui Sn-Cu, Sn-Ag-Cu, Sn-Ag
A tal riguardo i costruttori devono
fornire la certificazione di qualità del prodotto commercializzato. (Certificazione
RoHS)
Lo stagno viene fornito sotto forma di filo con diametro che può essere di 1,5
mm – 1 mm – 0,7 mm. Per la realizzazione di circuiti elettronici si adottano
diametri da 0,7 e 1 mm.
Il filo di stagno è costituito da un’anima di resina fondente semitrasparente
che ha lo scopo di facilitare la saldatura, ne migliora la diffusione del calore
e previene la formazione di ossidi.
Utilizzare la giusta temperatura permette di massimizzare l'efficienza termica
utilizzando la temperatura più bassa possibile in modo da prevenire possibili
danni alle schede ed ai componenti.
Lega saldante | Tipo di flussante | Temperatura di fusione |
Sn96.5/Ag3/Cu0.5 | F-SW 26 (debolmente corrosiva) | 217°C |
Sn60/Pb38/Cu2 | HS 10 | 183...190°C |
Sn96/Ag4 | F-SW 34 (non corrosiva) | 221°C |
Sn99/Cu1 | F-SW 34 | 227°C |
Sn3.0Ag0.5Cu | J-STD 004 | 221...217°C |
Come eseguire delle buone saldature
Vediamo ora come eseguire nel migliore
dei modi le saldature, analizzeremo per esempio la necessità di saldare dei
componenti tradizionali, cioè non del tipo a montaggio superficiale su un
circuito stampato.
La prima operazione è quella di piegare i terminali (reofori) dei componenti
mediante una pinza a becchi lunghi oppure tramite un attrezzo per piegatura di
componenti (costo circa 2€) in modo che possano entrare all’interno dei fori
della basetta.
La piega dei reofori deve avvenire a sufficiente distanza dal corpo del componente al fine di evitare la rottura del dispositivo.
Ora ripieghiamo leggermente i reofori
una volta inseriti nei fori della basetta per evitare la loro caduta
accidentale.
Inserite e saldate i componenti partendo da quelli più bassi in questo modo è
possibile appoggiare lo stampato sul banco di lavoro senza far uscire i
componenti.
Passiamo ora alla saldatura, seguendo questa sequenza di operazioni:
Controlliamo che la punta del saldatore sia pulita e ben stagnata, nel caso utilizziamo la spugna imbevuta d’acqua.
Portiamo la temperatura del saldatore a quella di fusione del nostro filo, utilizzano uno dei tasti PRESET [5]
Iniziamo con il preriscaldare sia la piazzola che il reoforo, per cui poniamo la punta del saldatore a loro contatto per un tempo variabile tra 1 e 2 secondi;
Ora senza togliere la punta del saldatore sciogliamo la lega saldante tra il reoforo e la piazzola, e non direttamente sulla punta del saldatore. Lo stagno sciolto dovrà ricoprire l’intera superficie della piazzola. Questa seconda operazione non dovrà superare i 2 o 3 secondi, e permetterà l’azione del flussante.
Togliamo quindi il filo di stagno e dopo il saldatore, a questo punto la lega di saldatura si solidificherà.
Se lo stagno non ricopre interamente la
superficie vuol dire che il rame è freddo o sporco o che la lega saldante è di
qualità scadente
La saldatura dovrà avvenire in corrispondenza della piazzola, lo stagno non è da
disperdere nelle piste vicine, fate attenzione soprattutto quando saldate i pin
di un circuito integrato, in questo modo si evitano cortocircuiti e relativi
malfunzionamenti.
Terminate le saldature, potete tagliare i reofori in eccesso aiutandovi con una
piccola tronchesina.
La saldatura sarà perfetta se:
Lo stagno “bagna” bene la superficie da saldare espandendosi su di essa.
La superficie è lucida.
Angolo molto piccolo.
Tirando i terminali non si staccano.
Con il passare degli anni queste caratteristiche rimangono inalterate.
La saldatura è da considerare fredda se:
Lo stagno non “bagna” i terminali.
Adesione meccanica tra reoforo e piazzola è pessima,
Lo stagno sembra “fuggire” dai terminali.
Si forma un angolo molto grande fra superficie dello stagno e materiale da saldare.
Tirando i reofori questi si staccano con facilità.
Il contatto elettrico non è buono,
Invecchiando la saldatura si evidenziano ancor più questi difetti.
Tra le possibili cause di una saldatura fredda abbiamo:
La temperatura della punta del saldatore non era
abbastanza elevata o è stato tenuto poco sulle superfici da saldare.
Rimedio: aumentare la temperatura del saldatore, preriscaldare
maggiormente le parti da saldate.
Temperatura del rame (piazzole di connessione) troppo
bassa.
Rimedio: preriscaldare maggiormente le parti da saldate.
I terminali erano ossidati oppure è stato usato stagno
vecchio e perciò senza flussante
Rimedio: sostituire il tipo di lega saldante.
La saldatura è stata mossa prima del completo
raffreddamento
Rimedio: mantenere il saldatore sul punto di saldatura qualche
secondo per permettere al flussante di agire.
La punta ossidata del saldatore non ha permesso un
efficiente trasferimento di calore alle superfici da saldare
Rimedio: mantenere la punta pulita, utilizzare la spugna presente
sulla stazione di saldatura
Temperatura dello stagno (lega saldante) troppo bassa.
Rimedio: aumentare la temperatura del saldatore.
Se volete poi una guida compatta da tenere sul banco potete scaricare questa guida Saldare è semplice ecco come fare
NOTA
Questa descritto in questa pagina è stato oggetto di un articolo pubblicato il 27 novembre 2013 sul Blog Elettronica Open Source
Elenco revisioni | |
17/09/2016 |
Emissione preliminare |