Modulo relč LX206 ultimo aggiornamento il 2 aprile 2022 |
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PRESENTAZIONE
Il modulo relč qui descritto era venduto in kit di montaggio
dalla rivista
Nuova Elettronica, il progetto venne presentato sul numero
50/51 pubblicato nel febbraio/marzo del 1977.
Si tratta di un semplice circuito di comando di un relč che
puň essere pilotato direttamente da un integrato a logica TTL (acronimo di
Transistor-Transistor Logic) oppure tramite una delle
molte schede di controllo come:
Arduino,
Raspberry,
Basic Stamp,
CB220,
ect
Arduino |
Raspberry |
Basic Stamp |
CB220 |
Nota : la descrizione del
funzionamento č tratto dalla rivista
Altri modelli di moduli relč
SCHEMA ELETTRICO DEL MODULO LX206
Lo schema elettrico di questo circuito di comando per relč č molto semplice ed č visibile in fig. 1.
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1N4148 - Fast switching diode | ||
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Piedinatura | Datasheet | Foto |
Transistor NPN BC107-208 LOW NOISE GENERAL PURPOSE AUDIO AMPLIFIERS | ||
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Piedinatura | Datasheet | Foto del transistor |
Transistor NPN 2N1711 come amplificatore ad alta prestazione, oscillatore e circuiti di commutazione | ||
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Piedinatura | Datasheet | Foto del transistor |
Il segnale di comando deve essere applicato
all'ingresso Q, cioč al catodo di DS1.
Quando questo catodo č collegato a massa, cioč quando sull'uscita del TTL vi č
tensione nulla (o state logico 0, come preterite chiamarlo), nel punto comune
agli anodi di DS1-DS2 e alla resistenza R1, misureremo una tensione di circa
0,8-0,9 volt, pari appunto alla caduta di tensione che si riscontra ai capi di
un diodo al silicio (DS1) quando č polarizzato direttamente, piů la piccola
tensione sempre presente sull'uscita di quest' integrati anche quando la stessa
si trova in stato logico 0.
Questa tensione, a causa della presenza dei diodi DS2-DS3, non e sufficiente a
polarizzare la base del transistor TR1, il quale rimarrŕ quindi interdetto e
cosi dicasi pure per TR2.
In queste condizioni avremo quindi il relč diseccitato.
Supponiamo invece adesso che sul catodo di DS1 sia presente una tensione
positiva superiore a 1,8 volt.
In tal case la corrente riuscirŕ a fluire lungo i diodi DS2 e DS3 per andare ad
alimentare la base di TR1 e di conseguenza quella di TR2. Lo stesso TR2 si
porterŕ quindi in conduzione, causando I'eccitazione della bobina del relč
collegata al suo collettore.
Questo relč č del tipo a 6 volt ma funziona egregiamente anche con i 5 volt
normalmente utilizzati per alimentare i circuiti TTL e che come noterete
sfrutteremo per alimentare anche il nostro circuito di comando. I contatti del
relč utilizzato possono sopportare una corrente massima di 1 ampere che con
la tensione di rete a 220 volt corrispondono a una potenza di circa 220 watt;
qualora tuttavia si avesse necessita di una corrente maggiore, si potrŕ sempre
sostituire questo relč con un altro dotato di contatti piů "robusti" purché
risulti possibile eccitare la bobina di quest'ultimo con 5 volt.
Prima di concludere, una piccola precisazione e cioč spiegare ai piů inesperti perché abbiamo detto
che per ottenere I'eccitazione
del relč, la tensione sul catodo di DS1 deve risultare superiore a 1,8 volt.
A questo proposito basterŕ notare che quando entrambi i transistor sono in
conduzione, la tensione sull'anodo di DS1 e data da:
- caduta ai capi di DS2 (circa 0,6 volt)
+ caduta ai capi di DS3 (circa 0,6
volt)
+ tensione base-emettitore di TR1 (circa 0,6 volt)
+ tensione
base-emettitore di TR2 (circa 0.6 volt)
In totale, in questo punto del circuito,
si avranno quindi circa:
0,6 X 4 = 2,4 volt
Pertanto č ovvio che se la tensione in uscita dal TTL non supererŕ il valore di:
2,4 - 0,6 = 1,8 volt
dove con 0,6 si č indicata la caduta ai capi di DS1 nel caso in cui questo sia
attraversato dalla corrente, sull'anodo di DS1 stesso avremo sempre una tensione
troppo bassa per portare in conduzione i due transistor.
REALIZZAZIONE PRATICA
Per realizzare questo circuito di comando per relč potrete si potrŕ realizzare un circuito stampo, oppure montare il tutto su una basetta millefori
Il montaggio dei componenti non presenta alcuna difficoltŕ: basterŕ infatti
rispettare la polaritŕ dei quattro diodi al silicio e individuare i tre
terminali dei transistor prima di inserirli negli appositi fori per avere la
certezza di ottenere un perfetto funzionamento.
A proposito dei due transistor, questi non risultano assolutamente critici: per
TR1 potremo ad esempio utilizzare un NPN di bassa potenza tipo
BC107-BC208 o similari, mentre per TR2 dovremo scegliere un transistor di
media potenza tipo il 2N1711, il relč visibile
nelle foto risulta essere a 6 volt 1 scambio ed i suoi contatti possono
sopportare, come giŕ anticipato, una corrente massima di 1 ampere.
Se questo non fosse sufficiente per i vostri scopi, ad esempio se volete
pilotare un carico da 500 watt, e ovvio che dovrete sostituire tale relč con un
altro, sempre a 6 volt, in possesso delle caratteristiche richieste.
In tal caso perň dovrete collegare i terminali delta bobina allo stampato
mediante degli spezzoni di filo di rame.
Sulla sinistra dello stampato, accanto al relč troverete tre terminal!
contrassegnati con le lettere A-B-C, mentre sulla destra ne troverete due
indicati con le lettere Q ed M.
I primi tre sono quelli che fanno capo ai contatti del relč, quindi li
sfrutteremo per pilotare il carico, mentre gli ultimi due sono quelli che
dovremo collegare al circuito TTL per prelevare gli impulsi di comando.
In
particolare il terminale Q dovrŕ essere collegato alla porta di comando mentre il terminate M dovrŕ
essere collegato alla massa sempre del circuito TTL.
Dei tre contatti A-B-C, ricorderemo che B e il centrale, A quello normalmente
chiuso e C quello normalmente aperto.
Supponendo quindi che si voglia interrompere il funzionamento di un motore
quando sull'ingresso Q č presente uno stato logico 1, dovremo collegare in serie
all'alimentazione del motore stesso i terminali A e B. Se invece vogliamo che il
motore si metta in funzione quando sull'ingresso Q compare uno stato logico 1,
dovremo collegare in serie all'alimentazione del motore i terminali B e C.
Come ultimo avvertimento ricordiamo che I'alimentazione per questo circuito puň
essere prelevata direttamente dal circuito TTL pilota in quanto il suo
assorbimento, a relč eccitato, risulta di circa 80 mA e non č certo tale da
richiedere un alimentatore separato.
Utilizzo del modulo con la scheda Arduino
Per pilotare il relč č possibile utilizzare la scheda Arduino UNO
che tramite una delle porte logiche fornice un livello di tensione a livello TTL
come richiesto.
Vista la bassa corrente richiesta dal circuito LX206, pari a 80 mA, questa potrŕ
essere prelevata direttamente dalla scheda Arduino, per cui sarŕ sufficiente
collegare i pin: +5V, GND, e la porta D2 al modulo, quindi una volta caricato il
programma, vedremo accendersi il led presente sulla scheda Arduino e
contemporaneamente sentiremo il relč eccitarsi, dopo un secondo il led si
spegnerŕ e il relč si disecciterŕ, quindi il ciclo riprenderŕ.
Programma test
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Elenco revisioni: | |
2/4/2022 |
Aggiornato pagina |
26/6/2016 |
Emissione preliminare |