2-Channel Photosensitive Resistance Sensor ultimo aggiornamento 26 aprile 2019 |
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Il
2-Channel Photosensitive Resistance Sensor è un modulo di piccole
dimensioni 3,2 cm x 1,7 cm, i sensori sono rappresentati da due
foto resistenze, il segnale da esse fornito viene trasferito ad un comparatore di
tensione LM393, l'uscita del comparatore, permette in uscita un segnale pulito. La regolazione della sensibilità è possibile tramite la
regolazione di una coppia di trimmer. L'uscita è di tipo digitale (0 e 1), con
segnalazione tramite led luminoso. La tensione di lavoro è compresa tra i valori
3,3 V a 5 V.
Un foro per bullone fisso, ne permette un facile fissaggio.
L'utilizzo è semplice, e si limita alla taratura dei due trimmer presenti sul modulo il valore di attivazione sarà evidenziato dall'accensione del relativo led verde presente sul modulo. L'uscita può essere utilizzato oltre che collegata ad un pin di ingresso digitale, direttamente ad un modulo relè, che può formare un interruttore comandato dalla luce.
Il modulo con la sigla FC-02 può essere collegato a anche altri tipo di sensore formati dalla coppia foto transistor accoppiato con un LED a infrarosso come il sensore TCRT 5000 oppure quelli della tipologia a forcella. Sul modulo sono già presente le resistenze di limitazione per il diodi IR.
Le fotoresistenze sono delle resistenze il cui valore dipende dall’intensità e dal colore della luce che le colpisce; in genere sono dei sottili film di solfato di cadmio su un supporto rigido, chiusi in involucri protettivi trasparenti.
Data la struttura fisica, si comprende come questi non siano quasi mai elementi di potenze elevate; valori caratteristici
della massima potenza dissipabile sono sui 50mW per le più piccole, circa 1 W per le più grosse.
Le fotoresistenze sono caratterizzate dalla curva di sensibilità, cioè dal colore al quale sono maggiormente
sensibili e dai valori della resistenza al buio e alla luce forte, dette valore di buio e valore di luce; si ha indicativamente:
valore di buio: qualche MΏ;
valore di luce: intorno al KΏ.
Il campo di variabilità è quindi molto elevato, dell’ordine di 1000.
La
loro caratteristica di illuminazione è definita dall’equazione
R= ALα
dove:
R è la resistenza del
componente in ohm
A è la resistenza in condizioni di illuminamento unitario in ohm
L è l’intensità della radiazione luminosa espressa in lux
α
è una costante che varia tra 0.7 e 0.9.
Quindi, date la resistenza di buio e di luce, si può tracciare una
caratteristica rettilinea (in scala logaritmica) che approssima abbastanza
bene quella reale (vedi grafico).
Bisogna però tener presente che questi elementi sono “lenti”
(variazione di circa 200 KΏ/s) cioè se la luce varia rapidamente non
è detto che il valore della resistenza la segua con la stessa legge.
D= 5,1 mm ; d= 4,3 mm; T 2,4 mm; t= 0,5mm, H= 36 m
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LM393 Low-Power, Low-Offset Voltage, Dual Comparators | ||
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Piedinatura | Datasheet | Foto dell'integrato |
Nella figura sottostantesono indicati le funzioni dei principali componenti presenti sul modulo
Sotto è riportato un possibile uso del sensore, posto nella parte frontale, permette al robot di seguire o allontanarsi da una fonte di luce posta frontalmente
Elenco revisioni: | |
26/04/2016 | Emissione preliminare |