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Moduli Bluetooth |
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Un po' di storia
Il sistema Bluetooth prende il
nome dal Re danese Harald Blåtand (Harold Bluetooth in inglese), Re di
Danimarca e di Norvegia che nel 940 riuscì a unificare le tribù della
Danimarca, Norvegia e Svezia.
Lo standard Bluetooth nasce con l'obiettivo di unificare le varie
tecnologie di connessione dei terminali mobili, dai computer ai
microfoni passando per i telefoni cellulari e tutti i dispositivi che si
possono interfacciare a un computer.
Il logo della tecnologia unisce infatti le rune nordiche
(Hagall)
e
(Berkanan),
analoghe alle moderne H e B
Questa è la storia ufficiale del nome Bluetooth sebbene sia diffusa la
voce che la scelta del nome dipenda molto dal successo del libro "The
Long Ships" di Frans Gunnar Bengtsson un best seller svedese ispirato
alla tradizione vichinga.
Bluetooth fornisce un metodo standard economico e sicuro per scambiare
informazioni tra dispositivi diversi utilizzando onde radio. Questi
dispositivi possono essere personal digital assistant (PDA), telefoni
cellulari, portatili, Computer, stampanti, macchine fotografiche, ecc.
Bluetooth cerca i dispositivi coperti dal segnale (10 metri in ambienti
chiusi) e li mette in comunicazione tra di loro.
Nel tempo si sono susseguiti vari standard partendo dalla versione 1.0 e 1.0B
proseguendo con la 1.1, 1.2 seguita dalla 2.0 sino ad arrivare alla futura 3.0.
Breve descrizione della tecnologia Bluetooth
Il Bluetooth e una delle
tecnologie che ha sostituito la necessità di collegamento via cavo permettendo
lo scambio di dati su brevi distanze. Molti sono i dispositivi che ne sono
attualmente dotati a partire dai telefoni cellulari alle stampanti e molo altri
ancora. La trasmissione utilizza la porzione inferiore dello spettro radio EM
con frequenza di 2,45 GHz.
Il sistema può connettere una unità master con un massimo di altre sette unità
denominate slave formando un PAN (Personal Area Network ) chiamata piconet.
Otto di questi gruppi possono essere collegati insieme, sempre per mezzo della
tecnologia Bluetooth, per formare un network ancora più grande chiamata “Scatternet”,
in teoria, non vi è un limite al numero di unità che possono essere collegate in
questo modo via Bluetooth.
Ogni dispositivo Bluetooth è
dotato di un indirizzo univoco a livello mondiale, assegnato dal costruttore
Equivalente del MAC address nelle reti ethernet, è rappresentato da 48 bit il
che permette di avere fino a 2,84×1014 dispositivi
Ad ogni dispositivo può essere assegnato un nome che può essere una stringa di
caratteri unicode, definito dall’utente che non è univoco, ma che facilita la il
riconoscimento del dispositivo.
Natura master-slave della comunicazione
Come abbiamo visto il collegamento bluetooth prevede un’unità Master e un’unità Slave, che devono seguire alcune regole:
Chi inizia una conversazione funge da Master
La sequenza dei canali utilizzati è derivata dall’indirizzo MAC del Master
Il master invia, durante uno slot, una richiesta ad uno slave, che gli risponde nello slot successivo (sul prossimo canale della sequenza pseudocasuale)
Possibilità di avere fino a 7 slave attivi
Master e slave devono mantenere il clock allineato
Paging e Inquiry
Un dispositivo che intende
iniziare l’invio di dati deve inviare dei pacchetti di richiesta riportanti
l’indirizzo del destinatario.
Se il destinatario è in ascolto, può sincronizzarsi al master e accettare la
comunicazione.
L’invio di richieste si chiama “paging”, la disponibilità del
destinatario a ricevere richieste di connessione di chiama “page scan”
La connessione richiede la conoscenza dell’indirizzo MAC del destinatario.
In alcuni casi per scoprire i possibili destinatari, una stazione può inviare
pacchetti di “Inquiry”, chi riceve tale pacchetto, risponde indicando il proprio
indirizzo MAC, il proprio clock ed un intero indicante la tipologia del
dispositivo (ClassOfDevice)
Per ricevere richieste di paging e di inquiry, mittente e destinatario devono
utilizzare lo stesso canale radio
Modulo RBT-001 | Modulo Easy Bluetooth | Modulo RN-42 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specifiche tecniche:
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Specifiche tecniche:
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Elenco revisioni | |
26/12/2014 | Emissione preliminare |